domenica 15 dicembre 2013

Charlie Parker, With Strings ( Mercury, 1954 )

L'opera e la vita del più geniale altosassofonista della storia del jazz seguono un percorso frenetico, intenso e autodistruttivo che si conclude con la morte a 35 anni di ''Bird''. Charlie Parker mosse i primi passi musicali a Kansas City, sua città natale, ascoltando due grandi sassofonisti Buster Smith e Lester Young. Da questi maestri, impegnati in quel periodo nelle orchestre di Benny Moten e successivamente di Count Basie, assimilò il suono, il fraseggio leggero e il forte senso del blues. Significativa e storicamente reale è la presenza testimoniata nel film Kansas City di Robert Altman del giovane parker ai concerti nei locali notturni nei quali si esibivano Lester Young e molti altri. Le numerose jam session che si svolgevano nella città diedero modo a Charlie Parker di farsi notare in poco tempo come particolare ed estroso sassofonista già intento a strani e complicati fraseggi ritmo-melodici con frequenti raddoppi di tempo. Nel 1939 il giovane Charlie Parker si trasferi' a New York lavorando come sguattero per mantenersi e ascoltando il grande Art Tatum. A 20 anni, con l'orchestra di McShann incise i suoi primi solchi facendosi apprezzare nel 1942 dal critico Barry Ulanov. Iniziò in questo periodo la partecipazione di Bird alle prime sperimentali session di bebop  al Clarke Monroe's e successivamente al Minton's di New York dove condivise le idee del rivoluzionario stile con altri valorosi pionieri del jazz moderno. Fece poi parte dell'orchestra di Earl Hines rilevata nel 1944 da Billy Eckstine, la prima grossa formazione di bebop. Tuttavia, il temperamento di Parker risultò sempre poco incline alla più ferrea disciplina del jazz orchestrale; le piccole formazioni infatti più si confacevano al solismo  e al forte individualismo musicale di Bird. RATING: *****

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