Sulla base delle linee del pentagramma vuote di un foglio vuoto di musica
domenica 27 ottobre 2013
Lou Reed, Metal Machine Music (RCA Victor, 1975)
L'esperienza dell'ascolto (anche frammentario nel caso di Metal Machine Music - tutta l'opera dura poco più di un'ora) può cambiare in modo determinante il nostro modo di percepire rumore e silenzio. Metal Machine Music è senza dubbio il progenitore del noise industriale, ma non è solo questo. Le due chitarre distorte, sovrapposte in sovraincisione, creano stratificazioni di piani sonori inimmaginabili e in alcuni passaggi si generano una quantità infinita di timbri e melodie. Affinchè le magiche tessiture si rilevino è però necessario un certo tempo. Il suono riempie lo spazio intorno a noi , ma la violenza iniziale si trasforma mano a mano che i dettagli emergono dal brodo primordiale di feedback, nastri a velocità alterata , schegge sonore che si espandono come un magma. Non è però solo la musica a evolvere nel suo corso...Progressivamente anche la nostra percezione si altera e si iniziano a percepire nuovi contrasti sonori. Nella versione in vinile , l'ultimo solco era in loop (come in Sgt pepper's dei Beatles), quasi a voler portare all'infinito il suono-non suono...a differenza della composizione di Cage, dove invece la gabbia dei 4'33'' deve essere rigorosamente rispettata! La versione ripubblicata dalla Sister Ray Recordings è in formato DVD audio, in un mix 5.1, che amplifica ulteriormente l'effetto psichedelico della registrazione originale in due canali. Valutazione: 5/Stelle e mezzo
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